Sorgente termale

Gratis, due vasche poco profonde a temperature diverse. Inserite in un ambiente un po lunare. C'è un servizio di sorveglianza che garantisce lo svuotamento periodico delle vasche per garantire condizioni igieniche.

Un'occasione sprecata, non si capisce perché chi ci governa negli enti locali non abbia un minimo di attenzione per un luogo come questo. Un percorso scientifico sulle Salinelle attirerebbe quante persone? Tra tutte quelle che hanno l'Etna come fenomeno scientifico non si pensa che anche una piccola parte possano essere numeri utili a far funzionare un sito di sicuro interesse? Un'assurdità tenerle in questo modo! Il deserto ci meritiamo.

Belpasso, Salinelle di San Biagio, vallone salatoNell’area dell’Etna, esistono tre zone nelle quali si osserva, da almeno 10.000 anni, l’emissione di fluidi in superficie, ricchi di fango ad elevata salinità (sono spesso coperti da una coltre biancastra di sale), e spesso associate ad emissioni di gas gorgoglianti. Da qui il nome “Salinelle”, e se ne conoscono alcuni siti nei dintorni di Paternò (CT). Tra i piu’ estesi ci sono le Salinelle dei Cappuccini (ubicato vicino un vecchio convento di frati) e quelle dello Stadio.La temperature di questi fanghi si aggira intorno i 25 °C, che puo’ aumentare durante episodi vulcanici fino ai 50°C (dati osservati alle Salinelle dei Cappuccini). I gas emessi dalle Salinelle sono costituiti prevalentemente da anidride carbonica (CO2) di origine magmatica per risalita dalle sacche profonde lungo le faglie attive, e secondariamente da metano (CH4) proveniente invece da sedimenti organici della Piana di Catania. Esiste un geosito anche in prossimita’ del fiume Simeto ma con rari episodi. Degne di nota invece, le Salinelle di San Biagio (o del Vallone Salato), che sono caratterizzate da un’ attività con emissioni fluide di fanghi ad alta densità, oltre che gas, e la loro temperatura è comunque prossima a quella ambiente. La caratteristica di questi vulcanetti e’ la forma, perfettamente conica, e nel tempo sono accresciuti diversi metri, e con grossi diametri. Davvero interessanti le colate che scendono lungo i fianchi di questi vulcanetti che ricordano molto le colate laviche!Naturalmente e facile dedurre che grazie alla presenza di acqua, di sale, e di fanghi, questi geositi sono stati utilizzati in epoche remote dagli uomini, che li hanno scelti proprio come sorgenti termali. Proprio ai Cappuccini e’ stato ritrovato un insediamento del VI millennio a.C., con tombe datate al periodo greco antico e alcuni resti architettonici termali di epoca romana.Ricordiamoci che i geositi di tipo vulcanologico, sono stati classificati dalla Regione Sicilia come siti di rilevanza mondiale (Gazzetta Ufficiale della Regione Sicilia N.1 del 8 gennaio 2016 e N.17 del 22 aprile 2016).Note: attenzione sito con emergenza naturalistica da tutelare e valorizzare, a rischio continuo di discarica e non segnalato da cartellonistica. Rivolgersi ad una guida locale per la visita.

In alcuni comuni farebbero l'impossibile per avere nel loro paese una simile rarità, al contrario invece del paese di Paternò, dove spettacoli naturali simili sono tristemente abbandonati al degrado ed alla sporcizia, senza nemmeno un minimo di valorizzazione che luoghi simili nel mondo hanno.

Una buona manutenzione renderebbe questo luogo bellissimo degno della sua fama.

Bel posto, fenomeni vulcanici su cui si può camminare

Posto pulito grazie ai volontari, con un ampio parcheggio. Le acque termali sono meravigliose con molteplici aspetti terapeutici. Raccomando andare soprattutto in inverno perché la temperatura in uscita è di quasi 60 gradi C.

Il posto è da vedere, peccato che è nel totale degrado, totalmente abbandonato. Un vero peccato.

Terme di Viterbo in viterbese la Callara" qui in una foto di proprieta della mia famiglia e in mio possesso l'innaugatazione della stele con la targa che riporta il canto di Dante dell'inferno"

Luogo stupendo, andrebbe solo riqualificato